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La nuova convenzione per la scuola

DUP

Giovedì 8 febbraio, alle ore 21 (nella palestra parrocchiale della frazione) si svolgerà a Scortichino una serata pubblica, con lo scopo di illustrare i contenuti della nuova convenzione, che garantirà la continuità del servizio educativo della scuola materna parrocchiale, per il periodo 2018-2020. Una convenzione stipulata tra Comune, parrocchia di Scortichino e associazione Sant’Eurosia (soggetto riconosciuto dal Ministero per gestire la scuola stessa) e che avrà, dal punto di vista delle parti, effetti immediati e positivi sull’attività della scuola. «Iniziamo con questa convenzione un nuovo corso nella gestione del plesso di Scortichino – spiega il sindaco Fabio Bergamini – con l’obiettivo di portare avanti per i prossimi anni una scuola che ha una storia lunga più di 40 anni (è stata gestita prima dalle suore, poi direttamente dalla parrocchia; ndr) e che rappresenta una valore per la frazione». La convenzione durerà fino al 2020 e permetterà di utilizzare i locali della scuola grazie ad una concessione a canone agevolato da parte del Comune. A parere dell’assessore alla scuola, Francesca Aria Poltronieri, il progetto persegue l’obiettivo dell’amministrazione di «sostenere le scuole frazionali, rispondendo ad una precisa richiesta dei cittadini (come in questo caso) e valorizzando un servizio che completa l’offerta già garantita dalle istituzioni». Il direttore della scuola, don Roberto Antonelli, sacerdote di Scortichino, illustrerà le motivazioni che hanno portato la parrocchia a rinunciare all’acquisto dell’immobile e alla caparra già versata, per una scuola che di fatto è ora di proprietà del Comune e che si trova all’interno dell’immobile antisismico che ospita anche le scuole primarie. «Nell’accordo sottoscritto da Comune, parrocchia e associazione Sant’Eurosia, che è il soggetto riconosciuto per la gestione della scuola – ricorda don Roberto Antonelli – vi sono alcuni contributi straordinari che vengono erogati dall’ente locale, per la scuola paritaria, che si impegna a concedere una retta agevolata di 150 euro totali (comprensivi anche del servizio mensa). Il contributo straordinario del Comune (e l’azzeramento del mutuo per l’acquisto del plesso) consentirà anche di coprire il costo relativo all’uso degli spazi parrocchiali e le altre attività previste: il doposcuola, la mensa, l’utilizzo della palestra parrocchiale per le attività motorie dei bambini delle scuole primarie del paese». La soluzione adottata, che è attiva di fatto dal primo di gennaio scorso, «ha consentito di fare fronte al problema di questi anni del calo nascite, in un momento particolarmente difficile per le famiglie – assicura don Antonelli –. Problemi che minacciavano seriamente la continuità dell’attività educativa. Speriamo in questo modo, grazie ad un sistema di rette agevolato, di aiutare le famiglie, assicurando al tempo stesso un servizio».

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