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Parte l’avventura del progetto “Vita indipendente”, che dovrà contribuire a costruire un futuro di parziale autonomia per molti giovani adulti, nel contesto del percorso del “Dopo di noi”. L’apertura per la visita delle famiglie dell’immobile situato in via Gorizia, a Ponte Rodoni, è avvenuta lunedì sera. Alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti, del dottor Massimo Forlani (coordinatore dell’area Disabilità adulti dell’Ausl), della vicepresidente della cooperativa Serena, Chiara Bertolasi, e della direttrice del centro L’Airone, Angela Dianati, oltreché delle operatrici sociali dei comuni di Cento e Bondeno. «Il progetto di “Vita indipendente” rappresenta una nuova avventura, sviluppatasi a partire dal tavolo del comitato di Distretto – ha illustrato l’assessore Coletti –. Non è stato un percorso semplice, ma costruttivo, in un ambito in cui ciascun Comune ha le proprie sensibilità e dove la burocrazia non ha sempre agevolato il processo. Siamo stati ascoltati dalla Regione per quelle che sono state le nostre necessità ed è un grande risultato aver potuto mostrare alle famiglie dei ragazzi che faranno parte di questo progetto gli spazi allestiti e presentare loro il personale che seguirà tutte le attività». Il progetto partirà a carattere sperimentale, inizialmente con cinque posti nei quali ruoteranno 18 persone individuate dai servizi sociali di Bondeno e Cento. Vincitrice del bando predisposto per “Vita indipendente” è la cooperativa Serena, la quale ha ringraziato, per voce della vicepresidente Chiara Bertolasi, «chi ha creduto nella progettualità che rientra in un contenitore più vasto che è quello del “Dopo di noi”». La coordinatrice del progetto “Vita indipendente” è Angela Dianati, la quale ha evidenziato come « i precedenti risultati di attività compiute all’esterno del proprio ambiente domestico siano incoraggianti. Nella casa adibita ad accogliere gli ospiti ci sono ampi spazi, anche all’esterno, che consentiranno al nostro team di educatori di impostare attività importanti. La partecipazione di tante famiglie all’Open Day di lunedì è stata un bel segnale, per fare partire nel modo giusto e con la massima condivisione il progetto».

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