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Morosità: recuperato il 30% del totale nei servizi scolastici

servizi scolastici

Il Comune di Bondeno ha azzerato in poco tempo le morosità derivanti dal trasporto scolastico e si appresta a tagliare significativamente anche gli ammanchi derivanti dagli altri servizi socio scolastici. «Contavamo quasi 60mila euro di morosità consolidate nell’anno 2017, ma abbiamo voluto portare in consiglio comunale il nuovo regolamento, che non consente l’accesso ai servizi per coloro che presentano delle morosità, escluse situazioni particolari seguite dai servizi sociali comunali», spiegano il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore alla scuola, Francesca Aria Poltronieri. Il risultato è stato il recupero del 30% delle quote mancanti (17mila e 300 euro, in numeri assoluti). Un dato, sottolinea l’amministrazione, «che dimostra il certosino lavoro degli uffici, ed anche la collaborazione di moltissime famiglie, le quali hanno regolarizzato le proprie posizioni per continuare a fruire dei servizi». Il 2016 aveva infatti restituito una fotografia preoccupante, con varie morosità distribuite a diversi livelli: 25600 euro per le materne di Bondeno e Lezzine (anche se 8300 euro erano già stati recuperati, grazie al paziente lavoro degli uffici); circa 13mila euro iscritti “a ruolo” (di competenza ora dell’Agenzia delle Entrate) e 4250 euro “mancanti” che ci si accingeva a recuperare in base ai piani di rientro previsti per le persone seguite dai servizi sociali. Per il tempo pieno della scuola primaria, le morosità erano pari a 20500 euro, di cui 3200 euro recuperati e 13mila e 588 euro iscritti a ruolo ed altri 3712 euro riferiti ad utenti seguiti dai servizi sociali. Sul discorso scuola primaria “tempo modulo” (per Bondeno, Scortichino e Stellata) nel 2016 si sono registrati 7750 euro mancanti dalle casse comunali, dei quali 3350 recuperati, circa 4000 euro mancanti iscritti a ruolo e 324 euro riferiti ad utenti per i quali esiste una relazione dell’assistente sociale. Il totale del 2016 ha fatto segnare un totale di 53850 euro mancanti a bilancio, dei quali 14850 euro recuperati “con sollecito”, mentre 30mila e 714 euro sono stati iscritti a ruolo. Numeri importanti, come lo sono i 17mila e 300 euro che sono stati recuperati dopo il varo del nuovo provvedimento, che non consente più di utilizzare i servizi come trasporto o la mensa, per fare alcuni esempi, se prima non si è regolarizzata la propria posizione. «Gli uffici – conclude l’assessore Poltronieri – stanno inviando nuove lettere di sollecito ai ritardatari, per ricordare loro che il 16 agosto è l’ultimo giorno utile per saldare i propri debiti, da settembre non si potrà più derogare nel pagamento delle rette e delle quote». Per chi non lo farà, ci saranno soluzioni alternative concordate con le scuole, come l’uscita anticipata all’ora del pranzo (per il tempo pieno) per chi non potrà usufruire della mensa.

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