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Risorse derivanti dalle contravvenzioni destinate alla sicurezza

polizia municipale
Con all’approssimarsi della presentazione dello schema di Bilancio, arrivano puntuali come il meteo anche le previsioni sulle contravvenzioni comminate agli automobilisti più indisciplinati. Per violazioni di vario tipo. Anche se non molti sanno che i soldi derivanti dalle “multe” non rimangono per intero nelle casse dei comuni, ed hanno destinazione ben precisa. «Più che sul discorso contravvenzioni, vorremmo insistere sul versante della prevenzione – dice l’assessore alla sicurezza urbana, Emanuele Cestari –. In questi anni gli incidenti stradali complessivi sul territorio hanno avuto un trend che indica una diminuzione, anche se ci sono stati alcuni episodi gravi durante il 2019, sull’Alto Ferrarese, che vanno attenzionati». Il Comune ha ipotizzato una previsione di circa 690mila euro per i prossimi tre anni, con una quota pari a 60mila euro per ogni anno che viene destinata all’ente proprietario della strada. Va considerata inoltre una quota riferita ad “automobilisti indisciplinati” che, per di più, sono anche ritardatari o restii a versare la sanzione. Ciò significa che si va ad ingrossare le fila dei cosiddetti crediti di “dubbia esigibilità”, per i quali i comuni si stanno dando da fare in questi anni, attraverso l’iscrizione a ruolo di tali somme e l’intermediazione di agenzie di recupero crediti. Ma dove finiscono le risorse che rimangono nelle casse dei comuni, dopo che sono state riversate altrove le quote previste per legge? «Innanzitutto – dice Emanuele Cestari – utilizziamo tali somme per ammodernare e rimettere continuamente a norma la segnaletica stradale, e per la sua manutenzione. Il resto finisce sulla prevenzione». In che modo? Secondo il comandante della Polizia municipale dell’Alto Ferrarese, Stefano Ansaloni, circa un quarto di quanto resta al Comune viene utilizzato per «il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni, in materia di circolazione stradale. Attraverso, per esempio, l’acquisto di automezzi e attrezzature funzionali al corpo di Polizia locale. Le risorse derivanti dalle contravvenzioni stradali hanno una destinazione obbligata per legge, ma noi stiamo cercando di fare qualcosa in più, rispetto agli obblighi, per quel che attiene le attività di prevenzione. Una quota non inferiore al 25% derivanti dalle sanzioni al Codice della strada – prosegue Ansaloni – viene destinata all’installazione di barriere ed a misure di protezione che occorrono per mettere in sicurezza gli utenti, a cominciare da quelli più deboli: bambini, anziani, diversamente abili, pedoni e ciclisti in genere, senza dimenticare le indispensabili attività di educazione stradale, che svolgiamo all’interno delle scuole e con simulazioni su strada». Tra le spese per la prevenzione messe in campo, per il prossimo triennio, ci sono investimenti per 10mila euro all’anno per l’acquisto della segnaletica verticale, 8-10mila euro per la manutenzione degli impianti semaforici, 30mila euro all’anno per la realizzazione della segnaletica orizzontale. Oltre, naturalmente, alle risorse derivanti dalle multe che verranno allocate per i carburanti delle auto di servizio, materiali necessari all’attività degli agenti, taratura dell’etilometro e manutenzione dei rilevatori di velocità. Oltreché per le esercitazioni pratiche al poligono degli agenti e il puntuale aggiornamento delle banche dati. Una novità di quest’anno è l’introduzione di una specifica quota integrativa, che descrive l’assessore Cestari: «L’amministrazione ha ritenuto utile destinare una quota, pari a 6mila euro – rivela Emanuele Cestari – e approvata nell’ultima riunione di Giunta, per l’assistenza e previdenza del personale di Polizia locale. Quali contributi datoriali al Fondo di previdenza complementare Perseo-Sirio. La cui funzione in chiave previdenziale sarà concordata con gli agenti di polizia locale e i sindacati. Questo vuole essere innanzitutto un messaggio, perché i nostri agenti svolgono un ruolo fondamentale, al di là di quello che i cittadini percepiscono sulla strada. Svolgendo compiti di vario tipo, contro la contraffazione nei mercati, contro gli abusi edilizi, occupandosi di varie questioni. In sostanza, contribuendo a rendere la nostra comunità più sicura».
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