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PASTICCIERE GALA GIUDICE A EXPO

Ha 52 anni e da quando ne ha 12 fa dolci che oggi gli invidiano
in tutto il mondo. E' corteggiato, conteso e richiesto da pasticcerie e grandi chef, ma lui è rimasto alla sua Bondeno, dove vive da ormai due decenni. Lui è Angelo Gala, napoletano di origine, ma bondenese d'adozione. Lavora alla forneria Loberti e Gulinati, proprio di fianco al palazzo municipale. Gala è campione
olimpico e iridato di pasticceria. Ha vinto la coppa Europa di Parigi nel 1995, la coppa del mondo del 1998 in Lussemburgo, le olimpiadi di Erfurt e ha collezionato anche due argenti mondiali. Dopo aver fatto l'atleta ora fa l'allenatore. E il giudice: proprio in questi giorni ha rappresentato l'Italia nella giuria dei campionati mondiali di pasticceria nella cornice dell'Expo di Milano. Ha visto vincere l'Italia nella disciplina del cake design, l'arte di creare torte bellissime. Nel settore pasticceria l'Italia ha invece ceduto il passo al Giappone. Gala è un campione dell'arte pasticcera, la gioia di generazioni di artisti della cucina. Il babbo era pasticciere, il nonno era pasticciere. "Il segreto? Lavorare, lavorare e lavorare. E tanta umiltà. Più voli alto più ti fai male se ti schianti". Il suo dolce tipico è la torta gabbiano, una specie di cheesecake, ma definirla in inglese è un po' come mancarle di rispetto. La ricetta, inutile dirlo, è segretissima: tanto misteriosa quanto apprezzata, anche da novelli sposi che la scelgono per suggellare il giuramento di una vita.
"Perché Bondeno? Non nego che mi hanno fatto offerte parecchio allettanti altrove, ma a Bondeno sono legato. E' dove sono nati i miei figli. Sono troppo legato alla mia famiglia per costringerli a separarsi da questo posto. E poi lavoro tra amici".
Spesso il suo telefono squilla. "Ricevo richieste per docenze, seminari in giro per il mondo". Dubai, Atene, New York, ma anche Pescara, Sardegna. Da
nord a sud. Del mondo e d'Italia. Non c'è solo la cucina, Gala è anche nel direttivo internazionale della Federazione pasticcieri. "Prossimo obiettivo? Organizzare un
campionato del mondo di giovani e giovanissimi studenti delle scuole alberghiere. Un modo per motivarli, dare loro nuovi stimoli, creare occasioni di competizione, far emergere i migliori talenti.
Sono tanti, la passione non manca". "Questo lavoro è un'arte. E l'arte, per definizione, non ha tempo. La passione la misuri quando non guardi mai l'orologio, ma stai ore
e ore a soffermarti su particolari e dettagli per migliorarti sempre più". “Per noi - dice il vicesindaco Simone Saletti - è un onore avere un concittadino che ha fatto
cose straordinarie nell’arte della pasticceria, che opera quotidianamente in uno storico forno del territorio e che continua a portare la nostra eccellenza gastronomica in giro per il mondo. Un poeta dello zucchero, ambasciatore eccellente della nostra gastronomia nel mondo”.

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